mercoledì 29 ottobre 2014

Torta di rose d'Autunno con la Zucca... (a lievitazione naturale)

Torta di rose d'autunno...alla zucca!  
Quando ero bambina ho scritto una poesia sull'autunno che celebrava le foglie cadute dagli alberi e i loro colori, ma soprattutto mi cimentavo in un'improbabile descrizione del crepitio che producevano le scarpe quando le foglie venivano calpestate....
Fortunatamente crescendo ho scoperto altre passioni ed oggi l'Autunno con i suoi caldi colori e i suoi irresistibili frutti mi ispira tutt'altro genere di creazioni, anch'esse in fondo sono poesie ma tutte da mangiare...come una Torte di rose che non poteva non essere alla zucca!

Dire Ottobre, in cucina,  equivale a dire zucca, zucca e ancora zucca
Ci sono periodi che la zucca la mettiamo davvero ovunque. Nella pasta, negli gnocchi, nel pane, nelle zuppe, nei dolci. Anche perché in qualche modo dobbiamo pur consumarli quei 10 chili di cucurbitacea. Quest'anno il nostro orto è stato particolarmente generoso e di zuccone di Cenerentola ne abbiamo almeno tre, nella foto la più grande!

Dunque potete immaginare quante sperimentazione culinarie mi aspettano con questo meraviglioso ortaggio! Oggi, come detto, vi racconto della Torte di rose alla zucca... 
Lievitata naturalmente, senza uova, burro o latte...ma preparata con una purea di zucca, olio e acqua, è una brioche soffice e leggera che non si smetterebbe mai di mangiare. L'ho farcita con  marmellata di cotogne, cannella e mela e l'ho servita con una glassa preparata con robiola e yogurt, che versata sulla torta ancora calda è un vero tripudio di bontà!


Torta di rose alla zucca con glassa di robiola e yogurt

TORTA DI ROSE CON LA ZUCCA
Ingredienti 

per l'impasto:
350 g di farina O
150 g di purea di zucca
60 g di lievito madre attivo**
1 cucchiaio di miele
150 ml di acqua
50 g di olio extravergine di oliva
3 g di sale
buccia di arancia bio
cannella

per il ripieno e la finitura:
semi di zucca q.b.
marmellata di mele cotogne (o di mele o di fichi)
1 mela


per la glassa:
150 g di robiola
120 g di zucchero a velo
70 g di yougurt bianco intero

Preparazione:

Cominciamo preparando la purea di zucca: prendiamo una fetta di zucca, avvolgiamola nella carta forno e poi nella stagnola e cuociamola in forno preriscaldato a 180°per una mezz'ora.
Facciamo raffreddare e poi con un cucchiaio scaviamo la polpa dalla buccia. Così otteniamo la purea: pesiamo 150 g di polpa e schiacciamola con una forchetta.
Io ho usato la planetaria, ma premetto che l'impasto possiamo farlo anche a mano.
Quindi mettiamo in una ciotola la pasta madre, con 120 g di acqua leggermente intiepidita, il miele, la buccia grattugiata dell'arancia, un pizzico di cannella e la purea di zucca.  Mescoliamo il tutto (ho usato il gancio a foglia) fino ad ottenere un composto cremoso.
Aggiungiamo gradualmente la farina setacciata e se l'impasto dovesse risultare molto asciutto aggiungiamo altra acqua (la quantità di liquido dipende dalla zucca utilizzata: ci sono zucche che contengono una maggiore quantità di acqua). Quando l'impasto comincia ad avere una consistenza soda e omogenea sostituiamo la foglia con il gancio. Una volta incordato aggiungiamo l'olio a filo e il sale, continuiamo ad impastare fin quando l'olio non sarà totalmente assorbito e l'impasto non sarà liscio, omogeneo ed elastico.
Ungiamo le mani e formiamo una palla con l'impasto; mettiamola a lievitare in una ciotola coperta da pellicola e lontano da fonti d'aria fino al raddoppio. Io l'ho lasciata lievitare tutta la notte nel forno con lucetta accesa e coperta di lana sopra. Se la temperatura dell'ambiente è alta, impiegherà meno a lievitare (più o meno 8 ore).
Infariniamo una spianatoia e con un mattarello tiriamo delicatamente l'impasto all'altezza di circa 1 cm, dandogli la forma di un rettangolo.
Prepariamo la farcia mescolando in una ciotola due cucchiai colmi di marmellata con la mela tagliata a cubetti piccolissimi e un pizzico di cannella.
Spalmiamo uniformemente su tutto il rettangolo aiutandoci con il dorso del cucchiaio.  Arrotoliamo su se stessa la sfoglia dal lato più lungo e tagliamo delle rondelle di circa 5 cm e posizioniamole in uno stampo a cerniera apribile (foderata di carta forno), stando attenti a distanziarle tra loro perché cresceranno durante la lievitazione.
Copriamo con della pellicola e lasciare lievitare nuovamente fino al raddoppio (in forno con lucetta accesa).
Prima di infornare la brioche cospargiamola con i semi di zucca, quindi cuociamo in forno preriscaldato a 180° per 30' o finche la superficie non sarà dorata. Sforniamo e sformiamo la torta do po qualche minuto.

Prepariamo la glassa: frulliamo la robiola con lo yogurt, lo zucchero a velo e la cannella.


Serviamo la torta delle rose con una spolverata di zucchero a velo, una colata di glassa e profumiamo con un pizzico di cannella .
  

*Per realizzare questa torta ho rinfrescato il lievito madre due volte. Se volete sostituire il lievito madre con il lievito di birra: usatene 1 g per fare una biga con 20 g di acqua e 40 g di farina, lasciar triplicare prima di utilizzarla.






zucca

mercoledì 22 ottobre 2014

Un dolce che profuma di antico: torta di Mela Limoncella

torta di mela limoncella con farina di farro, yogurt e zucchero di canna

Passeggiare nei boschi e nelle campagne abruzzesi, in autunno, vuol dire immergersi nella bellezza delle piante che si trasformano assumendo ogni tonalità di colore tra il giallo, l’arancio ed il rosso, vuol dire respirare l’intenso profumo della vegetazione, ma vuol dire anche tornare a casa con un cesto ricco di preziosi frutti antichi.

Tra questi frutti ci sono sicuramente le Mele Limoncelle: un frutto dolce, croccante, aromatico e incredibilmente profumato. Un tempo si soleva conservarle anche in casa, sistemata in graziosi centro tavola per profumare ed adornare la cucina o la camera da pranzo. Lì nel cesto della frutta le nostre nonne le tenevano sempre pronte, a portata di mano per essere sbucciate, tagliate e accuratamente adagiate sulla superficie di una morbida torta.

Questa immagine calda e domestica ha ispirato il dolce che ho preparato per Taste Abruzzo, venite con me a scoprire la ricetta e tante altre curiosità su questo fantastica mela...clicca qui


giovedì 16 ottobre 2014

MortadellaBò e tutto si tinge di rosa...

baci di dama salati ai pistacchi con mousse di mortadella e tartufo

Ho visto una città tingersi di rosa, ho sentito una piazza profumare di panini con la mortadella appena affettata, di tortellini e piadine farcite...no, non è un sogno è MortadellaBò!

Dal 9 al 12 Ottobre il caldo autunno bolognese si è acceso al grido "Chi la fa l'affetta" per celebrare Mortadellabò: dal 9 al 12 ottobre Bologna festeggia la regina rosa della tavola italiana
uno dei prodotti simbolo della sua antica storia gastronomica: la Mortadella Igp bolognese.
Per il secondo anno consecutivo la regina dei salumi è stata protagonista di una coloratissima kermesse gastronomica e culturale. Quattro giorni che hanno avuto come suggestiva cornice, il cuore di Bologna: la splendida Piazza Maggiore.
E' stata un'occasione per gustare l'autentica mortadella e, soprattutto, per conoscere le antiche tecniche artigianali di lavorazione, uniche al mondo, che l'hanno resa uno dei prodotti italiani più apprezzati all'estero.
Piazza Maggiore, riempita di stand, affettatrici rigorosamente rosa e affettatori, è stata animata con iniziative commerciali, ludiche e didattiche rivolte a grandi e piccini, e non sono mancati anche corsi e laboratori culinari, showcooking e curiose degustazioni guidate.
Il polo didattico, cuore pulsante di MortadellaBò ogni giorno ha visto alternarsi ospiti famosi, chef, ristoratori, sfoglini, food blogger ed esperti che hanno condotto appuntamenti rivolti agli amanti della "Regina in rosa", alla scoperta del suo gusto e del suo uso in cucina.


L'AIFB (Associazione Italiana Food Blogger) è stata anch'essa protagonista, durante la manifestazione, con l'appuntamento quotidiano "Food blogger in rosa".
Quattro showcooking per quattro foodblogger: Greta de Meo, Marco Furmenti, Sabrina Tocchio e la sottoscritta. Nel corso delle quattro giornate bolognesi ci siamo passati il testimone realizzando, rispettivamente, insieme ai 15 partecipanti presenti e sotto l'occhio attento della folla di curiosi, quattro preparazioni originali a base di Mortadella Bologna Igp

Il mio giorno è stato venerdì 10. Al mio arrivo ho trovato un'assolata piazza Maggiore gremita di bolognesi! In quella piazza si respirava, oltre profumo di mortadella, aria di festa che sicuramente ha contribuito a darmi carica e adrenalina! Lo show è durato più di un'ora, ma tra impastare, chiacchierare con gli attentissimi partecipanti, infornare e farcire, quei novanta minuti sono volati!
Per celebrare la Mortadella IGP bolognese ho scelto di realizzare un bacio di dama salato al pistacchio con ripieno di mousse di mortadella e tarfufo... eccomi qui all'opera e di seguito la ricetta tutta per voi!


Baci di dama salati ai pistacchi ripieni di mousse di mortadella e tartufo
Ingredienti

Per l'impasto:
80 g di burro
150 g di farina 00
80 g di parmigiano reggiano
50 g di farina di farina di pistacchi 
1 pizzico di sale
20 ml di vino bianco
Granella di pistacchi q.b.

Per la mousse di mortadella:
 200 g di mortadella affettata
150 g di robiola
1 tartufo
Sale
Pepe

Preparazione:
Nel bicchiere di un robot versiamo le due farine , il parmigiano, il burro freddo tagliato a pezzetti e il vino. Impastiamo fino ad ottenere un composto liscio ed omogeneo. Lasciamo riposare l'impasto in frigo per almeno 30'.
Dividiamo l'impasto in palline da 10 g, circa, l'una e con i palmi delle mani formiamo tante palline regolari (otterremo circa 40 palline). Passiamole nei pistacchi tritati e mettiamole negli stampini semisferici; schiacciamo appiattendo bene.
Cuociamo in forno a 170 gradi per 15/20'. Dopodiché estraiamo lo stampo dal forno e dopo qualche minuto sformiamo i biscottini.
Nel frattempo prepariamo la mousse: raccogliamo nel bicchiere del mixer la mortadella spezzettata , un cucchiaio d'acqua e uno di robiola. frulliamo per poco poi uniamo un altro cucchiaio d'acqua e uno di robiola, proseguiamo a frullare fino ad ottenere una crema spumosa; togliamo infine dal frullatore e incorporiamo la robiola che rimane. Uniamo il tartufo grattugiato e mescoliamo per amalgamare tutti gli ingredienti. aggiustiamo di sale e pepe. Mettiamo la spuma in frigo per almeno 30'. 
Riempiamo una sac à poche con il composto e componiamo il bacio di dama: uniamo le due semisfere con in mezzo la mousse. 
Serviamo i baci di dama su un vassoio o su un cucchiaio da finger food.


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