giovedì 26 marzo 2015

Egg cookie - Biscotti per la Pasqua!

Egg cookie
Negli anni non so quante ricette di biscotti ho provato.
Col burro, senza burro.
Con l'olio extravergine di oliva. Con l'olio di semi. Con lo yogurt. E pure senza uova.

Però c'è una ricetta a cui torno sempre. La ricetta dei miei primi biscotti.
Avevo otto anni ed ho "biscottato" per la prima volta con questa ricetta fatta con l'olio di mais che da sempre gira nei quaderni di ricette di casa mia.
Rabber cookie

A distanza di tanto tempo rimane la ricetta preferita dalle donne della mia famiglia. 
Mia nonna se deve regalare dei biscotti, fa questi. Dose doppia, con 1 kg di farina. Vengono circa 120 biscotti!
Rigorosamente farciti con marmellate fatte in casa: more, albicocche, fragole, ciliegie e la più buona, quella di mele cotogne!

Ora se mia nonna sapesse che ho preso la sua ricetta e le ho fatto delle modifiche, arriccerebbe sicuramente il naso. Ma io son fatta così, mi piace cambiare. Anche se ho apportato solo delle piccole modifiche non sostanziali! Ho tagliato la farina 0 con quella di riso ed ho sostituito l'olio di mais con quello di riso. Buonissimi ugualmente, eh!

Egg Cookie

Considerando che la Pasqua è vicina mi sono sbizzarrita con le formine! Perché la mamma già mi ha regalato l' uovo. No, non di cioccolato! Finto, di plastica, ma con dentro tutte formine meravigliose a tema pasquale... qui ne vedete solo alcune, quelle a forma d'uovo la mia preferita! Io i ho farciti con la marmellata di albicocche, per dare l'idea del tuorlo! Quindi va bene qualsiasi confettura dal colore giallo/arancio e per chi non ama la marmellata, ottime anche la crema pasticcera o il cioccolato!!!
 
 EGG COOKIE- Biscotti con farina e olio di riso
Ingredienti per 60 biscotti
300 g di farina 0
200 g di farina di riso
3 uova intere
140 g di zucchero
1 bicchiere di olio di riso 
1/2 cucchiaino di cremor tartaro 
una stecca di vaniglia 
un limone non trattato 

marmellata q.b. (io ho usato quella di albicocche) 
zucchero a velo q.b.

Preparazione:
Frulliamo le uova con lo zucchero. Aggiungiamo l'olio, la buccia del limone grattugiata, i semi della vaniglia e la farina setacciata con il cremor tartaro. Copriamo l'impasto ottenuto con della pellicola trasparente e lasciamolo riposare in frigo per almeno un'ora* (io lo lascio anche tutta la notte). Stendiamo l'impasto col mattarello, su una spianatoia ben infarinata, fino ad ottenere una sfoglia di circa mezzo centimetro. Con gli stampini ricaviamo le forme desiderate. Allineamo i biscotti, ben distanziati, su una teglia ricoperta da carta forno. Cuociamo in forno preriscaldato a 160° per circa 10/15' minuti. Farciamo metà dei biscotti con un velo di marmellata a piacere, sovrapponiamo l'altra metà e spolverizziamoli con zucchero a velo. 

Nota*: il riposo in frigorifero è fondamentale, perché l'impasto appena fatto risulta morbido e molto appiccicoso, quindi per renderlo maneggiabile va reso freddo.

domenica 22 marzo 2015

"Primavera sui pascoli"

pallotte su crema


Le sfide mi intrigano sempre. Soprattutto quando ai miei occhi assumono l'aspetto di montagne difficilissime da scalare.

Chi mi conosce sa quanto io sia disordinata e caotica. Assolutamente poco precisa.
La mia cucina, dopo le mie "creazioni"-concedetemi il termine- sembra troppo spesso un campo di battiglia.
In parole povere sono un po' una pasticciona :)

Quindi potete ben capire la mia apprensione quando ho scoperto il tema di Bello &Buono il primo contest lanciato da Taste&More!
Realizzare un cosiddetto piatto da ristorante: set inesistente, niente props!!, solo il cibo come unico protagonista! Con una particolare attenzione all' impiattamento, fatto a regola d'arte, accattivante, studiato, cromaticamnete gradevole...

Questa è la mia montagna da scalare.
accattivante, studiato, equilibrato, cromaticamente gradevole

info qui: http://tastemoremagazine.blogspot.it/2015/01/bello-il-primo-contest-di-taste.html
© Taste&More Magazine
un impiattamento fatto a regola d'arte, accattivante, studiato, equilibrato, cromaticamente gradevole

info qui: http://tastemoremagazine.blogspot.it/2015/01/bello-il-primo-contest-di-taste.html
© Taste&More Magazine
un impiattamento fatto a regola d'arte, accattivante, studiato, equilibrato, cromaticamente gradevole

info qui: http://tastemoremagazine.blogspot.it/2015/01/bello-il-primo-contest-di-taste.html
© Taste&More Magazine
impiattamento fatto a regola d'arte, accattivante, studiato, equilibrato, cromaticamente gradevole

info qui: http://tastemoremagazine.blogspot.it/2015/01/bello-il-primo-contest-di-taste.html
© Taste&More Magazine
impiattamento fatto a regola d'arte, accattivante, studiato, equilibrato, cromaticamente gradevole

info qui: http://tastemoremagazine.blogspot.it/2015/01/bello-il-primo-contest-di-taste.html
© Taste&More Magazin

pallotte su crema

Ma non potevo di certo tirarmi indietro.

Ci ho pensato tanto. E alla fine l'ispirazione l'ho trovata, guardandomi intorno:
nella mia terra, nei miei monti, nei profumi e nei sapori del mio Abruzzo ho cercato ed infine trovato il mio piatto da realizzare, che non a caso, ho deciso di chiamare, La primavera sui pascoli.

E nel mio piatto ci sono le prime violette che spuntano spontaneamente nei campi a primavera, le palline di ricotta che rappresentano la neve che persiste sulle cime, la curcuma che con mia grande sorpresa viene coltivata a Campo Felice e poi ci sono le pallotte cace e ove, realizzate con il pecorino eccellenza del mio territorio.

Un piatto che vuole essere anche un piccolo e modesto omaggio al grande chef Niko Romito, mio conterraneo, che nel suo ristorante pluristellato, Casadonna, per primo ha servito le pallotte caci'e ova su una crema di fave!

pallotte su crema

Sicuramente in questo piatto la mia vera natura di pasticciona e disordinata sarà emersa...ma sono soddisfatta del risultato che ho ottenuto e perché mi sono cimentata in qualcosa di nuovo, mai provato prima che mi ha tanto coinvolto e divertito! :)

Primavera sui pascoli-Pallotte cacio e ova alla curcuma su crema di fave e piselli
Ingredienti per 4 persone

per le pallotte
400 g di pecorino stagionato
2 uova
mollica di pane raffermo grattugiata q.b.
1/2 cucchiaino di curcuma

per la crema di fave e piselli
350 g di fave fresche sbaccellate
350 g di piselli freschi sbaccellati
due bicchieri d'acqua
10 foglie di basilico
sale

100 g di ricotta di pecora
pepe bianco

per la finitura
curcuma
violette di campo
olio evo

olio d'arachide per friggere

Preparazione

In una capiente ciotola sbattiamo le uova con una forchetta. Mescoliamo alle uova il formaggio grattugiato e la curcuma. Cominciamo a lavorare con le mani e aggiungiamo qualche cucchiaiata di pane raffermo, grattugiato. Non troppo, quel poco necessario a rendere il composto non troppo appiccicoso. Ora formiamo delle palline e lasciamole riposare in frigo per una mezz'ora.

Nel frattempo prepariamo la crema di fave. Togliamo la pellicina esterna alle fave; cuociamole in una casseruola coni piselli per una decina di minuti. Poi aggiungiamo le foglie di basilico lavate e asciugate e frulliamo con il mixer fino ad ottenere una consistenza cremosa.

Lavoriamo la ricotta con una macinata di pepe bianco. Formiamo delle palline piccole come un pisellino.

Friggiamo le pallottine in  abbondante olio bollente. Una volta cotte mettiamole su carta paglia, affinché perdano l'unto in eccesso.

In ogni fondina coliamo un mestolo di crema di fave e piselli, adagiamo 4 pallottine adagiate sulla foglia di basilico e guarniamo con le violette, le palline di ricotta, la curcuma e l'olio extravergine a crudo.

La crema possiamo servirla tiepida, ma le pallottine dovranno essere servite ben calde!

Con questa ricetta partecipo al contest di Taste&More










mercoledì 18 marzo 2015

Torta di farro con crema frangipane e fragole

Torta di farro con frangipane e fragole

Chi sa resistere alla prime fragole di stagione?
A quei cestini ricolmi di frutti rossi che rallegrano il banco della frutta al mercato e che fanno tanto primavera?!

L'argomento primizie è sempre molto delicato.
Dovremmo sempre consumare frutta e verdura nati e cresciuti con la luce del sole e non sotto una serra.
Avendo la fortuna di possedere un piccolo orticello, conosco bene i tempi e la stagionalità degli ortaggi e vedere un peperone o una zucchina o una melanzana a Gennaio mi fa sempre tanto tanto strano! Io devo aspettare giugno o luglio prima di vederli crescere!! :)
Non sono, però, un'estremista, quindi ammetto le eccezioni...come quella di comprare un cestino di fragole a metà marzo!

martedì 17 marzo 2015

Una serata speciale al Castello di Semivicoli.

semivicoli_mimosa


In cima ad un colle, tra viti e ulivi, a 365 m d'altitudine sorge il piccolissimo borgo di Semivicoli.
Posso definire unica la bellezza che gode la vista da quest'altitudine: da una parte le montagne imponenti della Majella, innevate fino a primavera inoltrata, e dall'altra il blu intenso del Mare Adriatico.
Domina il borgo, dal punto più alto, il Castello di Semivicoli, un palazzo baronale del XVII secolo, appartenuto alla nobile famiglia Perticone per generazioni e oggi residenza di charme di proprietà della azienda vinicola Masciarelli.

Ho vissuto l'emozione di visitare questi meravigliosi luoghi, intrisi di bellezza e storia, domenica 8 Marzo.
Insieme alle colleghe/amiche di Taste Abruzzo abbiamo avuto l'occasione di presenziare all’evento di apertura della nuova stagione del Castello.

L'appuntamento, caduto il giorno della festa della donna, è stato l'occasione per raccontare l'intraprendenza, il talento, la creatività delle donne abruzzesi.

Quattro protagoniste, con quattro storie totalmente diverse, ma accomunate dalla profonda passione per il proprio lavoro e per l'Abruzzo, ci hanno regalato, con la loro compagnia, un pomeriggio ed una serata speciali!

martedì 10 marzo 2015

La Focaccia di Solina a lievitazione naturale

Focaccia di Solina

In questo momento il sole sta sciogliendo gli ultimi mucchietti di neve ancora presenti sui bordi delle strade.
In giardino, il prato, è ancora in gran parte imbiancato, ma è Marzo e io ho voglia di tornare a fotografare all'aperto, di evocare nei miei scatti pranzi sull'erba, pic-nic e giornata all'aria aperta!
Quindi malgrado i 2 gradi di qualche giorno fa e la tramontana che soffiava furiosa, ho allestito il mio modesto set in giardino.
C'era un angolino sotto la tettoia rimasto immune dalla nevicata di giovedì.
Ho sistemato lì la mia sediolina vintage e ho fotografato la focaccia da portare nelle future scampagnate, con il vento che faceva sventolare il canovaccio e il freddo che mi ghiacciava le dita delle mani.
Comunque ci sono riuscita, quelli che vedete sono i risultati, ditemi che guardandoli respirate aria di primavera...vi prego! ;)

Focaccia di Solina

Disavventure da blogger a parte, ora vorrei raccontarvi qualcosa di questa focaccia, dal gusto rustico e genuino, preparata con la farina di Solina.
Si una farina macinata a pietra e ottenuta da un tipo di grano tenero autoctono della provincia di L'Aquila. Il suo caratteristico e pronunciato aroma di montagna la rende una farina eccezionale non solo per preparare il pane e pizze, ma anche per la pasta o per i biscotti!
Io la uso spesso tagliandola anche con altri tipi da farine, come ho fatto per la realizzazione della focaccia.

E' venuto un impasto alto, morbido e profumatissimo!
Generalmente, nella preparazione della focaccia, ho sempre inserito l'olio, tutto in una volta, con gli altri ingredienti. Ma leggendo la ricetta di Ileana sono rimasta molto incuriosita dal metodo tratto dal libro di Emmanuel Hadjiandreou "Come si fa il pane" che prevede che l'olio venga aggiunto in 4 volte ripetendo la stessa operazione a intervalli di 10'. Più difficile a dirsi che a farsi!
Ancora una volta ho avuto la conferma che i suggerimenti di questa ragazza sono una garanzia...provare per credere!

FOCACCIA DI SOLINA
 Ingredienti per una focaccia tonda   cm di diametro

300 g di farina di solina
200 g di farina 0
350 ml di acqua tiepida
100 g di lievito madre rinfrescato o 3 g di lievito di birra *
30 g di olio extravergine di oliva delicato
4 g di malto, miele o zucchero
6 g di sale

per farcire
pomodorini
olive nere
sale integrale
rosmarino

Preparazione
In una ciotola capiente sciogliamo il lievito madre nell'acqua con il malto (o zucchero o miele) mescolando con un cucchiaio. Aggiungiamo la farina a pioggia con il sale, mescoliamo energicamente e lavoriamo l'impasto su un ripiano leggermente infarinato per una decina di minuti. Riponiamo l'impasto nella ciotola copriamo con pellicola trasparente e lasciamo riposare per 10'.
Dopo 10' ungiamo un'altra ciotola e adagiamo l'impasto al suo interno; quindi tiriamo un pezzo di impasto di lato e premiamolo al centro; giriamo leggermente la ciotola e ripetiamo l'operazione con un'altra porzione di impasto. Ripetiamo questa operazione per altre tre volte.
Copriamo nuovamente con la pellicola e lasciamo riposare altri 10'.
Ripetiamo altre due volte la stessa operazione ricordando di ungere sempre prima la ciotola. Lasciamo lievitare fino al raddoppio in luogo caldo, al riparo da correnti d'aria. Io lo metto nel forno spento avvolto in una coperta di lana.

Trascorsa la prima lievitazione ungiamo una teglia (ho usato una tonda del diametro di 20 cm) e ribaltiamoci l'impasto, allarghiamolo con le dita sgonfiandolo leggermente, senza rovinarlo. Copriamo e lasciamo lievitare di nuovo fino al raddoppio del volume.
Condiamo la focaccia con le olive nere, i pomodori, il rosmarino e spennelliamo la superficie con l'olio. Inforniamo a 240° per 20' circa. Un volta sfornata saliamo la superficie con il sale integrale. Possiamo gustarla così oppure tagliata e farcita con verdure, salumi, formaggi o quel che più vi piace!


NOTA:
*il lievito madre l'ho rinfrescato un 4/5 ore prima
Per il lievito di birra preparare un prefermento con 100 g di farina 0 e 100 g di acqua.

**per la prima lievitazione è stata necessaria tutta la notte. per la seconda lievitazione un paio di ore. bisogna tenere presente che i tempi sono relativi e dipendono soprattutto dalla temperatura dell'ambiente.


farina di solina

sabato 7 marzo 2015

Dire, fare...degustare





Domenica 8 marzo, alle ore 17:30 la location di charme Castello di Semivicoli, apre la nuova stagione con un appuntamento speciale.

Quattro storie al femminile, quattro protagoniste testimoni di qualità, intraprendenza, talento, si raccontano in una serata speciale fatta di esperienze, creatività, arte, profumi, sapori d'Abruzzo.

Noi di Taste Abruzzo, saremo lì per vivere, documentare e raccontare quest'evento tutto al femminile! 

Per informazioni più dettagliate vi invito a leggere il nostro articolo su Taste Abruzzo!

giovedì 5 marzo 2015

Panna cotta alla Piña Colada... Taste&More n.13

Panna cotta alla piña colada

Sedetevi comodi, perché è giunto il momento di sfogliare virtualmente il nuovo numero di Taste&More!

Tante idee, interessanti ed originali, vi aspettano: cucina fusion, cucina indiana, formaggi freschi, ricette da gustare nel bicchiere, pranzetti da preparare per i primi pic-nic di primavera e tante belle suggestioni per la festa del papà e per la Pasqua!

panna cotta all piña colada
Ed ecco un piccolo assaggio: la mia ricetta, realizzata per la rubrica fusion, che trovate all'interno Taste&More Magazine Marzo - Aprile 2015

Panna cotta alla Piña Colada
Ingredienti per 4 persone
400 ml di latte di cocco in lattina  
200 ml di panna fresca  
80 g di zucchero  
3 g di agar agar
Per la purea di ananas e rum

1 ananas fresco

1 cucchiaio di zucchero di canna

1 cocco fresco

½ bicchierino di rum

Preparazione

In un pentolino sciogliete a freddo l’agar agar nel latte di cocco.Unite lo zucchero, mescolate e ponete sul fuoco a fiamma medio-bassa. Fate sobbollire per un paio di minuti, sempre mescolando. Togliete dal fuoco, mescolate, filtrate e lasciate raffreddare. Montate la panna e unitela, delicatamente, al composto. Distribuite in quattro bicchieri  trasparenti e lasciate raffreddare in frigorifero per circa 6 ore.

Pulite l’ananas e frullate 500 g di polpa con 1 cucchiaio di zucchero e mezzo bicchierino di rum, fino ad ottenere una purea densa ed omogenea.

Distribuite la purea di ananas nei bicchieri con la panna cotta fino a raggiungere il bordo. Lasciate in frigo per almeno un’ora Pulite ed aprite il cocco: con un cavatappi, forate due dei tre occhi posizionati in un’estremità della noce di cocco. Rivoltate la noce di cocco e fate uscire tutto il liquido. Procedete poi con la rottura della noce di cocco: con il martello, esercitate dei colpetti rigirando la noce di cocco. I colpi devono essere piuttosto decisi: il cocco si romperà facilmente. Per rompere i pezzi ottenuti in parti più piccoli, date altri colpi con il martello. Con un coltello, staccate la polpa dal guscio esercitando una certa pressione, dunque lavate i pezzi ottenuti in acqua fredda.

Per la conservazione, potete immergere i pezzi di cocco nello stesso liquido estratto dalla noce. Al momento di servire completate con uno spicchio di ananas e il cocco fresco grattugiato.


panna cotta alla piña colada  

Sfoglia e leggi la riuvista direttamente da qui...

lunedì 2 marzo 2015

Spaghettoni alla provola affumicata con friarielli

Spaghetti con provola e friarielli

Il motivo principale per cui mi piace tanto cucinare è perché amo il cibo.
I suoi colori, i suoi profumi, le sue forme e le sue consistenze.
Potrà sembrare scontato, ma non credo lo sia. C'è chi cucina utilizzando cibi congelati, mi vengono in mente gli spinaci o i piselli. Sia chiaro, non c'è niente di male! Ma per me vorrebbe dire togliere tutto il divertimento, la bellezza all'atto del cucinare una pietanza.
Amo la verdura fresca, non solo per il suo gusto, ma perché è un piacere prima di tutto per gli occhi! Le carote con il ciuffo, i piselli nel loro baccello oppure una cespo di insalata ancora bagnata dalla brina e sporca di terra... hanno davvero la capacità di mettermi addosso la voglia di stare ai fornelli. :)

Tutta questa introduzione non solo per farvi capire che tanto normale non sono ;) ma anche per dirvi che quando hai tra le mani ingredienti straordinari come friarielli e provola affumicata, sei tanto fortunato a poter cucinare un piatto come quello che sto per proporvi.
Perché quando scegli materie prime di ottima qualità, è davvero difficile cucinare qualcosa che non sia buono!
A questi sapori del sud, puramente campani, ho aggiunta una nota speziata tipica della mia terra, lo zafferano...ed il connubio "fusion", come accennavo, è stato dei più felici!

Io ho usato degli spaghetti, quelli molto grossi, ma è possibile realizzare questa ricetta anche con qualsiasi altro formato di pasta: paccheri, fusilloni, mezze maniche, reginelle...

Concludo ringraziando Ileana per le posate che vedete nella foto... :) Dopo tanto chattare, ci siamo finalmente incontrate qualche giorno fa e, tra un bel po' di chiacchiere e un caffè, lei mi ha fatto dono di questo bellissimo prop!
Roba da foodfriends...
Grazie amica :*

Friarielli

Spaghettoni con crema di provola e friarielli 
Ingredienti per 4 persone
400 g di spaghetti (tipo vermicelli)
400  g di friarielli (broccoletti)*
200 g di provola affumicata
1 spicchio d'aglio
1 scalogno
olio extravergine di oliva
alici sott'olio
zafferano in pistilli

peperoncino
sale



Preparazione

Laviamo accuratamente i friarielli già mondati e privati dalle foglie più dure e dai gambi più grossi. Lasciamoli bollire in acqua leggermente salare per non più di 5', poi scoliamoli e mettiamoli in una ciotola precedentemente riempita di acqua ghiacciata (questo ci permetterà di mantenere il colore dei broccoletti brillante).
Scoliamo i friarielli, mettiamo da parte meno di un terzo ed il resto lo frulliamo aggiungendo nel mixer un po' d'acqua di cottura.
Nel frattempo mettiamo in infusione i pistilli di zafferano in una tazzina di acqua calda (volendo si può utilizzare anche l'acqua di governo della provola).
Ora prepariamo la crema di provola: tagliamo la provola, mettiamola nel bicchierone del mixer con l'infuso di zafferano e frulliamo il tutto.
In una padella facciamo appassire in un cucchiaio di olio, uno scalogno tritato finissimo; uniamo i friarielli frullati e insaporiamo per qualche minuto. Aggiustiamo di sale se necessario, e poi togliamo dal fuoco.
In un'ampia padella soffriggiamo delicatamente uno spicchio d'aglio con un pizzico di peperoncino finché non sarà leggermente dorato, poi aggiungiamo tre o quattro alici ed infine i friarielli interi lasciati da parte.
Lessiamo gli spaghetti e scoliamoli al dente; saltiamoli rapidamente nella padella con l'aglio e i broccoletti e aggiungiamo la crema di provola.
Stendiamo sul fondo del piatto la crema di friarielli, adagiamo sopra la pasta e serviamo subito.

NOTA*: la quantità indica i friarielli già puliti, al netto degli scarti (foglie più dure e gambi più grossi)

Provola affumicata
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