martedì 17 marzo 2015

Una serata speciale al Castello di Semivicoli.

semivicoli_mimosa


In cima ad un colle, tra viti e ulivi, a 365 m d'altitudine sorge il piccolissimo borgo di Semivicoli.
Posso definire unica la bellezza che gode la vista da quest'altitudine: da una parte le montagne imponenti della Majella, innevate fino a primavera inoltrata, e dall'altra il blu intenso del Mare Adriatico.
Domina il borgo, dal punto più alto, il Castello di Semivicoli, un palazzo baronale del XVII secolo, appartenuto alla nobile famiglia Perticone per generazioni e oggi residenza di charme di proprietà della azienda vinicola Masciarelli.

Ho vissuto l'emozione di visitare questi meravigliosi luoghi, intrisi di bellezza e storia, domenica 8 Marzo.
Insieme alle colleghe/amiche di Taste Abruzzo abbiamo avuto l'occasione di presenziare all’evento di apertura della nuova stagione del Castello.

L'appuntamento, caduto il giorno della festa della donna, è stato l'occasione per raccontare l'intraprendenza, il talento, la creatività delle donne abruzzesi.

Quattro protagoniste, con quattro storie totalmente diverse, ma accomunate dalla profonda passione per il proprio lavoro e per l'Abruzzo, ci hanno regalato, con la loro compagnia, un pomeriggio ed una serata speciali!


Appena arrivata, varcato il cancello d'ingresso, mi sono trovate davanti l'incantevole facciata del Palazzo.
semivicoli_facciata

Subito è cominciata la nostra visita alla dimora. Al piano terra, l'antica bottaia e il vecchio frantoio, sono stati senza dubbio i luoghi che più mi hanno emozionato.

semivicoli antica bottaia

Il lunghissimo tavolo fratino in legno, i candelabri, le grandi botti, le vecchie bottiglie e tutti gli antichi strumenti che conservano e liberano i profumi eterni di mosto e di molitura di olive, raccontano un passato fatto di vita contadina e di duro lavoro.


Si racconta che la botte più grande della bottaia sia il frutto di una scommessa che il barone fece con un mastro falegname: l'artigiano avrebbe dovuto costruire una botte capace di contenere tutto il vino che il barone riusciva a bere in un anno. Sembra che il padrone consumasse un barilotto al giorno, quindi la botte più grande ha la capacacità del contenuto di 365 barilotti!


In fondo alla bottaia, si nota una piccola porta che dà accesso alla ghiacciaia naturale del Castello. Composta da quasi un chilometro di cunicoli, veniva riempita di neve e pressata con la paglia per conservarla fino a primavera.



Dall'antica bottaia siamo poi state condotte dalla nostra guida Valentina, al vecchio frantoio che i padroni di casa, nell'atto di restaurare, hanno preservato nel suo stato originale. Le volte a botte incrociate presentano ancora il nero della fuligine emanato dalle fornaci al momento della spremitura delle olive che prima avveniva a caldo.
semivicoli frantoio
Domina la grande stanza, la pressa originale del 1868, realizzata con un unico imponente blocco di legno, si ipotizza sia stata posizionata all'interno del frantoio prima dell'edificazione delle mura esterne.



Attraversando queste stanze, percorrendo le fredde scale e lunghi i corridoi, camminando sul pavimento in cotto, si ha la sensazione che il tempo si sia fermato.
Sensazione che mi ha accompagnato, quando, salita al piano nobile, sono entrata nella vecchia cucina dominata da un grande camino acceso. Perfettamete conservata con gli utensili e il piano cottura dell'epoca, chiudendo gli occhi ho avuto l'impressione di sentire i cuochi che si adoperavano per la preparazione del pranzo del padrone.
semivicoli








Ed è in In questo luogo così familiare che ho incontrato la signora Marina Cvetic, prima delle quattro protagoniste dell'evento, e soprattutto perfetta ed elegante padrona di casa.
Sin dalle sue prime parole ho apprezzato la concretezza di una madre di famiglia e contemporaneamente di una grande imprenditrice. Una donna appassionata del proprio lavoro, innamorata della sua terra, rispettosa della natura e delle sue leggi.

All'inizio eravamo in poche nella cucina ad ascoltare le sue parole. Ma piano piano la piccola cucina si è riempita con i primi ospiti arrivati, tutti affascinati e rapiti dagli aneddoti raccontati dalla Signora Masciarelli.
Molto bello è stato il racconto della vendemmia. Un momento critico e difficile, perché ogni annata è a se stante. E questa tensione è vissuta a tutti i livelli, da ogni elemento dell'azienda, dall'amministrazione fino ai raccoglitori.
Un'azienda, quindi, che nonostante l'importanza mondiale, è una grande famiglia, le cui redini sono tenute da Marina Cvetic.




Nel salone, ad aspettarci c'è la seconda protagonista, Paola Mucci, un architetto che, per sfuggire alla routine lavorativa, ha dato vita ad un progetto bello ed ambizioso:Abruzzo Creativo. L'idea straordinaria di Paola è stata quella di vestire i complementi d'arredo e i gioielli con i simboli e le icone d'Abruzzo realizzandoli utilizzando, ove possibile, le risorse a km 0. Tutto questo per rilanciare l'economia locale e per favorire l'artigianalità più vicina possibile.

Abruzzo Creativo


Il prelibato buffet ci è stato servito sui piatti, taglieri e alzatine di porcellana e legno e il vino è stato versato in bellissimi bicchieri in vetro serigrafato, tutto firmato AbruzzoCreativo.



Infine è giunto il momento di spostarci nel secondo salone dove abbiamo gustato il magnifico cibo preparato da Marzia Buzzanca. Chef, sommelier e pizzaiola gourmet di Percorsi di Gusto, Marzia è una vera combattente che ha saputo portare avanti i suoi progetti e le sue ambizioni, seppur tra le tante difficoltà. Il suo locale, in via Leosini, nel cuore del centro storico di L'Aquila, è stato il primo a riaprire i battenti dopo il sisma del 2009.
Nelle sue creazioni culinarie si ritrova una tradizione reinventata che trova fondamento nella profonda conoscenza delle materie prime del territorio aquilano.

Marzia, famosa per la sua pizza a base di farine biologiche e lievito madre, ci ha deliziato il palato con tante prelibatezze, come il lardo di colonnata, la vellutata di cavolo viola e ricotta di Campofelice, il vitello tonnato, le palline con baccalà, arancia e mandorle, la vellutata di zucchine con gamberi al Cognac e Curcuma di Campofelice, l’immancabile pizza farcita in mille modi diversi, e a chiudere un dessert indimenticabile, la namelaka al cioccolato!
buffet semivicoli


In questo viaggio speciale fatto di esperienze, creatività, arte, profumi, sapori ci ha guidato la  moderatrice dell'evento, la nostra Marianna Colantoni la quale oltre ad essere co-foundeur di Taste Abruzzo, è una giovane professionista, esperta di Comunicazione, Digital Consultant & Social Media Specialist, il cui lavoro è sempre animato da un profondo amore per la nostra terra.

Ringrazio tutte le donne protagoniste di questa giornata speciale per la bellissima esperienza e per aver contribuito a rendere con le loro storie, ancora più magica, la visita al Castello di Semivicoli.
 



Nessun commento:

Posta un commento

Scrivete tutto quello che il palato vi suggerisce...