venerdì 28 novembre 2008

Kranz alle mandorle


Leggendo il procedimento di questo dolce potreste pensare che la mia settimana di assenza sia dovuta all'impegno e al tempo che ho dovuto elargire per preparare il Kranz...
scherzi a parte... effettivamente la sua preparazione richiede un'ora buona più i tempi di lievitazione e di cottura... ed è uno di quei dolci che ti viene la fantasia di cucinare solo una volta l'anno... precisamente per il Natale!
Ho voluto anticipare i tempi per presentarlo al concorso di Natale di Giallo Zafferano "Sapori di sfida 2".
Il kranz è un dolce tipico austriaco fatto di pasta sfoglia, pasta brioche e solitamente farcito con uvetta passa e frutta candita.
Io ho apportato qualche modifica alla ricetta originale preferendo farcirlo con una crema di mandorle.
E' un dolce ipercalorico, ma a Natale qualche sfizio in più possiamo togliercelo...deliziandoci con quei paradisi di gusto, come il profitterol o il monte bianco, che per apporti calorici cerchiamo di evitare il resto dell'anno!
Se avrete voglia di cimentarvi nella preparazione del Kranz vi consiglio di premunirvi di una buona dose di pazienza e di qualche squadra...

Ringrazio di cuore chi in questi giorni mi ha premiata e auguro a tutti un buon fine settimana!!!

Ingredienti per sei persone:

300 g di pasta sfoglia
15 g di lievito di birra
2 cucchiai di latte
300 g di farina
100 g di burro
50 g di zucchero
2 uova
sale

per farcire e decorare:

200 g di mandorle pelate, tostate e tritate
100 g di zucchero
1 uovo
1 tuorlo
1 cucchiaio di latte
zucchero in granella q.b.


Procedimento:

Stemperare il lievito nel latte tiepido, impastarlo con 2 cucchiai di farina, formare un panetto e porlo in una ciotola di acqua tiepida finché non verrà a galla, quindi sgocciolarlo.
Versare su un piano di lavoro la rimanente farina e impastarla con i burro ammorbidito e a pezzetti, le uova, il panetto lievitato, lavorando a lungo.
Formare con l'impasto una sfera, riporla in una ciotola, coprirla con un canovaccio e lasciarla riposare per almeno 1 ora o finché non avrà raddoppiato il volume.

La farcia alle mandorle: mescolare in una ciotola le mandorle con lo zucchero, il latte ed il tuorlo leggermente battuto con una forchetta.

Ultimata la lievitazione lavorare nuovamente l'impasto per qualche minuto e stenderlo sul piano di lavoro in una sfoglia da cui si dovranno ricavare 3 rettangoli 24x10 cm. Stendere la pasta sfoglia in 3 rettangoli uguali ai precedenti. Pennellare con l'uovo battuto i rettangoli di pasta; distribuire la farcia di mandorle su 5 rettangoli, lasciandone da parte uno di pasta sfoglia.
Iniziando con quello di pasta lievitata, disporre i rettangoli uno su l'altro e terminare con quello di pasta sfoglia messo da parte. Premere leggermente la pila di rettangoli con il matterello e girarla vite, imprimendo la torsione dall'estremità.
Mettere il kranz sulla placca da forno, spennellare con l'uovo battuto e cospargerlo con la granellsa di zucchero,
Cuocere nel forno preriscaldato a 170° per 40 ' circa.


venerdì 21 novembre 2008

Torta della nonna con salsa all'arancia


Eccola qui una della torte più buone che abbia mai assaggiato... un dolce dal gusto estremamente semplice e delicato, preparata con ingredienti freschi e genuini che la rendono un capolavoro di bontà, unico!
Il segreto per preparare una buona torta della nonna consiste nel realizzare una pasta frolla morbida, ma non troppo friabile e un'ottima crema pasticcera fatta con latte di alta qualità e uova freschissime!
Non avrebbe bisogno di alcun tipo di accompagnamento, perché è perfetta da sola... anche se questa volta ho scelto di servirla con una salsa all'arancia...
Tutto è nato da delle bellissime arance non trattate che ho in casa. Ho usato la loro buccia per aromatizzare la crema e la pasta frolla... poi ho ricordato che nella mia dispensa da tempo giaceva un vasetto di buonissima confettura d'arance della Sicilia in attesa di farcire una fantomatica crostata... invece ho finalmente scelto di usarla per preparare questa salsa...
L'abbinamento ci è piaciuto così tanto che ora sto qui a raccontarvelo...

Ingredienti:

pasta frolla aromatizzata con la buccia grattugiata di un'arancia non trattata
50 g di pinoli
per la crema pasticcera:
4 rossi
2 tazze di latte
4 cucchiai di zucchero
2 cucchiai di farina
la buccia di un'arancia non trattata
per la salsa di arancia:
100 g marmellata di arance amare
1 cucchiaio di liquore all'arancia q.b.(sostituibile con succo di arance spremute)


Procedimento:

Preparare la crema: scaldare il latte profumandolo con la buccia dell'arancia.
Nel frattempo montare da parte i tuorli con lo zucchero fino ad ottenere un composto chiaro e spumoso a cui va aggiunta lentamente la farina setacciata.
Versare nella spuma ottenuta il latte caldo e continuando a mescolare portare di nuovo sul fuoco per addensare la crema.Sarà pronta quando si staccherà dalle pareti.
Versare la crema in una ciotola e coprire la superficie con qualche fiocchetto di burro per evitare che si formi la pellicola.
Togliere la buccia dell'arancia e incorporare metà dei pinoli alla crema.


la salsa: sciogliete in un pentolino, su fuoco moderato, la marmellata di arance con il liquore, mescolando di continuo.

Dividere la pasta frolla in due panetti disuguali e stenderla in due dischi.
Con il disco più largo foderare uno stampo (infarinato e imburrato) e bucherellare il fondo con i rebbi di una forchetta; versare uniformemente la crema e coprire con il disco di pasta rimasto, sigillando bene i bordi con le dita in modo che il ripieno non fuoriesca.
Cospargere la superficie della torta con i restanti pinoli e cuocere in forno preriscaldato a 180° per 40- 45 '.
Sfornare, lasciare intiepidire e sformare con cura il dolce sul piatto da portata.
Spolverizzare a piacere con zucchero a velo.

Servire la torta accompagnata con la salsa di arancia. Io ho guarnito con delle fettine di arancia caramellate.(qui il procedimento)

giovedì 20 novembre 2008

Pan brioche alla salvia



Il freddo comincia, direi finalmente, a farsi sentire... e aumenta la voglia di serate davanti al caminetto a bere una bottiglia di vino magari accompagnato da pane e salame...
il vino... un buon Montepulciano d'Abruzzo doc... nel nostro caso il così detto vino "dal tralcetto", ottenuto da una pigiatura soffice delle uve e maturato in botti di rovere di Slavonia
il salame... rigorosamente aquilano
il pan brioche della casa... un pane morbido, fragrante profumato alla salvia!

Cercavo un pane da servire con l'antipasto... qualcosa che accompagnasse bene i salumi, in particolare il salame... e scatastando i vari volumi nel settore della libreria dedicato alla cucina, ho trovato la ricetta di una brioche fatta con la cipolla e la salvia.
A me piace la cipolla, ma so che non è universalmente gradita... quindi ho ritoccato in vari punti la ricetta che prevedeva anche una buona dose di burro ed ho sfornato un pan brioche dal sapore delicato e dall'aroma invitante!
Vi consiglio vivamente di mangiarlo con una fettina di salame... che è noto "non ha mai fatto male..."


Ingredienti:

500 g di farina 0
2 dl di latte
3 cucchiai di olio evo
2 uova
25 g di lievito di birra
foglie di salvia
1 cucchiaino di zucchero
burro e farina per lo stampo
1 cucchiaino e 1/2 di sale

Procedimento:

In una terrina amalgamare la farina setacciata il lievito sbriociolato e il latte.
Unire poi lo zucchero, il sale, l'olio, le uova e la salvia tritata.
Lavorare fino ad ottenere un impasto omogeneo; formare con esso una palla ungere la superficie e la sciarlo lievitare coperto da un canovaccio per 20'.
Trascorso questo tempo, lavorate ancora brevemente l'impasto e trasferirlo in uno stampo, a cassetta o per ciambella della capacità di 2,5 l, già imburrato e infarinato.
lasciare lievitare per altri 30'.
Scaldare il forno a 180° e cuocere per 45/50':
sformare e lasciare intiepidire su una gratella per dolci.

martedì 18 novembre 2008

Fagottini di verza e patate con funghi...

... ovvero come concio per le feste un semplice purè !

Quando devo preparare una cena, la scelta più difficile per me è sempre quella del contorno... d'estate il problema è molto meno sentito grazie alla quantità e varietà di vegetali che la bella stagione ci mette a disposizione!
D'inverno di solito finisco sempre per preparare le solite patate al forno, che si, sono buonissime, ma ogni tanto è bello sostituirle con qualcosa di più creativo e sfizioso...
Sfogliando di qua e curiosando di là ho trovato questi fagottini che oltre ad avere un aspetto simpatico sono anche gustosissimi!
L'abbinamento dei sapori,molto equilibrato e delicato, si adatta ad accompagnare carne alla brace o arrosti in particolare di maiale!



Ingredienti per 4 persone:

8 grandi foglie di verza
3 patate medie
2 dl di latte
30 g di burro o di olio evo
500 g di funghi champignon
1 spicchio d'aglio
1 mazzetto di prezzemolo
3 cucchiaio di olio evo
sale
pepe

Procedimento:

Lessare le patate in acqua bollente; pelarle e passarle allo schiacciapatate, raccogliendo il passato in una casseruola.
Aggiungere il latte e l'olio; salare, pepare e fare addensare su fiamma bassa mescolando continuamente.Una volta pronto salare e pepare.

Lavare le foglie di verza e scottarle in acqua bollente salata; adagiarle ben distese su un piatto.

Mondare e pulire i funghi; tagliarli a fettine e saltarli in padella con un filo d'olio e l'aglio.
A cottura ultimata salare e spolverizzare con il prezzemolo tritato.

Mescolare il purè con metà dei funghi e distribuire il composto sulle foglie di verza; arrotolare formando degli involtini.
Foderare una teglia con carta forno e disporvi gli involtini.
Cospargere con un filo d'olio e cuocere a 180° per 15'.
Togliere gli involtini dal forno e distribuire nei piatti accompagnando con i restanti funghi trifolati.


Avevo già parlato di un piccolo pensiero per Natale a cui stiamo lavorando io e Elena...
la gallinella, che è un vulcano sempre in eruzione, ha preparato questo carinissimo banner per annunciare la sorpresa...



venerdì 14 novembre 2008

Cupscakes-Chocolate...


... ovvero cupscakes al cioccolato, con glassa al cioccolato al latte e cuore croccante di nocciola!
Ebbene si... anch'io sono stata contagiata da questa nuova civetteria culinaria tutta anglosassone!
Sta dilagando anche da noi la moda di coprire con fantasiose glassature i mini muffin!
Con glasse multicolori arricchite da confettini, animaletti e fiorellini di zucchero o con composizioni caramallate... lo scopo è sempre quello: creare deliziose golosità fru fru!

Per la base delle cups-cakes ho usato la ricetta con quale preparo solitamente i muffin...; la glassa l'ho trovata sul libro d'oro dei dolci ed è una copertura che si allontana un po' dai classici frosting... un po' troppo zuccherosi per i miei gusti, ed è preparata con il cioccolato al latte ed un formaggio fresco. Io ho messo il philadelfia, ma se li preferite ancora più golosi, ma anche più calorici, potete usate il mascarpone.
E poi c'è una deliziosa sorpresa: per "contrastare" la scioglievole cremosità della glassa, nel cuore del dolcetto, ho messo una croccante nocciola pralinata...

Per il resto è evidente che comincio a sentire lo spirito natalizio... sfondo rosso, zuccherini argentati...

Devo aprire una breve parentesi... con la folle Elena sto preparando una piccola sorpresa natalizia per voi tutti... nei prossimi giorni vi darò altri dettagli...

Buon fine settimana!!!

Ingredienti per 18 cupscakes:

2 uova
2 cup di farina
1 cup di yogurt
1 cup di zucchero
3/4 cucchiai di latte
4 cucchiai di burro fuso
2 cucchiai di cacao amaro
18 nocciole pralinate
1 bustino di lievito

per la glassa:

180 g di cioccolato al latte, grattugiato
250 g di formaggio cremoso fresco
4 cucchiai di latte
20 g di zucchero a velo

codette al cioccolato e perline argentate per la decorazione
Procedimento:
Imburrare e infarinare gli stampi per muffin.
In una ciotola versare la farina ed il lievito setacciati e lo zucchero, mescolare bene.
Sbattere le uova aggiungere il latte, lo yogurt e il burro fuso. Versare il tutto nel precedente impasto e mescolate.
Versate il composto ottenuto negli stampi e riempirli per 3/4 della loro capacità, avendo cura di lasciare nel centro una nocciola pralinata.
Infornare per 20-25 minuti a 150°.
Una volta sfornati, aspettare qualche minuto e poi lasciarli raffreddare su una gratella.

Preparare la glassa:fare fondere a bagnomaria il cioccolato la latte, quindi toglierlo dal bagnomaria e lasciarlo raffreddare.
Unire al cioccolato fuso il formaggio fresco, il latte e lo zucchero a velo; mescolate delicatamente e aiutandovi con un sac à poche glassare le cups cakes.
Decorate con le perline e i zuccherini.




Con queste cups cakes partecipo alla golosa raccolta di Ely I Love Cup Cake!

mercoledì 12 novembre 2008

Zuppa di ceci e castagne...



...ovvero la zuppa che nella mia famiglia viene cucinata la vigilia di Natale!

Non potevo, però, aspettare così tanto prima di prepararla, considerando che ho tra le mani un bel sacchetto di marroni antrodocani!
Ieri sera ho chiamato la mia nonna e dopo varie chiacchiere sono riuscita ad ottenere la sua ricetta!

Si tratta di un antico piatto abruzzese, un piatto povero, le cui origini si perdono nella notte dei tempi...
Forme più o meno simili di questa zuppa si possono trovare in tutte le cucine dell'Appennino.
Dalle nostre parti viene preparata con i ceci di Navelli, l'aglio rosso di Sulmona e delle buone castagne del territorio!
Già così, con questi tre ingredienti, si otterrebbe una zuppa eccellente...
se poi vogliamo profumarla ancora di più aggiungiamo una foglia di alloro, un pizzico di anice selvatico, qualche ago di rosmarino e un filo d'olio extra vergine d'oliva!
Durante il cenone, in piccole quantità, può essere servita con l'antipasto, altrimenti costituisce un ricco piatto unico!


Ingredienti per 4 persone:

500 g di ceci secchi
500 g di castagne
rosmarino
alloro
2 spicchi d'aglio
anice selvatico
sale
pepe
olio e.v.o.

Procedimento:

In una terrina versare l'acqua ed un pizzico di sale grosso e mettere a ravvivare i ceci secchi per almeno 12 ore.
Cuocere i ceci per circa 2 ore con l'aglio, il rosmarino, l'alloro e l'anice .
Incidere le castagne, passarle al microonde (calcolare 1 minuto ogni sette castagne), sbucciarle e spellarle.
Se non avete il forno a microonde questo è il procedimento:
mettere in forno (o sulla brace) le castagne incise e appena arrostite sgusciarle e metterle per circa 2 ore in una terrina con acqua tiepida, poi procedere alla cottura della zuppa. Cuocere i ceci nell'acqua dove sono state ravvivate le castagne; aggiungere l'aglio vestito, il rosmarino, l' anice selvatico e l'alloro.
Ultimata la cottura dei ceci aggiungere le castagne alla zuppa e proseguire la cottura per un'altra mezz'ora o fino a quando ceci e castagne saranno diventati teneri.
Aggiungere un filo d'olio alla zuppa, salare, pepare e togliere dal fuoco. Servire a piacere con crostini conditi con olio e.v.o. crudo.



lunedì 10 novembre 2008

Cake cannella e cioccolato...


... o qualcosa di Salsa!

Ieri mattina abbiamo avuto il piacere di fare la prima colazione con questo cake buonissimo... era da tempo che cercavo qualcosa del genere... un dolce leggero, gustoso con la giusta consistenza!
Un impasto senza burro, poco zuccheroso, con pochi grassi e con lo yogurt!
E l'ho trovato da lei, una ragazza che ogni volta sa sorprenderci con le sue creazioni!
Salsa qui aveva proposto un plumcake d'autunno arricchito con fichi, uva e tante spezie per ricordare i sapori del vin brulè...

Ho lasciato quasi del tutto invariati gli ingredienti del composto base del cake, ma
ho fatto qualche modifica per quanto riguarda gli elementi che caratterizzano la ricetta, che possono variare a seconda dei gusti, della stagione e magari da quello che avete in casa...
Io cioccolato e cannella, e voi?!

Ingredienti:
2 uova
130 g di zucchero
250 g di farina 00
1 vasetto di yogurt (io ho usato il KIR bianco, molto compatto)
1 cucchiaio d'acqua
1 bustina di lievito
1 cucchiaio di olio extravergine
1 cucchiaio raso di cannella
gocce di cioccolato q.b.
burro e farina per lo stampo
Procedimento:
Sbattere le uova con lo zucchero fino ad ottenere un composto spumoso. Continuando a frullare aggiungere lo yogurt, l'olio e l'acqua. Amalgamare delicatamente all'impasto la farina ed il lievito setacciati. Infine aggiungere la cannella e le gocce di cioccolato infarinate.
Imburrate e infarinate uno stampo per plum cake e versarvi il composto (deve riempirlo fino a 2/3). Cuocere il cake in forno a 150° per 40 minuti (tempo indicativo, fare sempre la prova stuzzicadente).
Sfornare e dopo qualche minuto togliere dallo stampo e lasciarlo raffreddare su una gratella.
Salsa ci consiglia di conservarlo avvolto nella pellicola.

Grazie di cuore a rossa di sera, dida, nanà, antonella e aurelia per avermi molto carinamente premiata in questi giorni!
bacioni a tutte!




sabato 8 novembre 2008

Frittelle di bianchetti


Ogni volta che vado a Napoli faccio una grande spesa di pesce da portare a casa, perché qui da noi non esiste un mercato ittico degno di questo nome!
Durante il mio ultimo soggiorno ho preso anche i cicinielli noti anche come bianchetti, gianchetti, schiuma di mare o ghiaccio di mare...nomi suggeriti dal loro aspetto e colore.
Sono il novellame, le uova appena schiuse, del pesce azzurro, pescato nel Mediterraneo(in particolare di sardine e acciughe).
Era da tempo che volevo acquistarli, perché avevo il desiderio di provare una squisita ricetta scoperta grazie alla famiglia di mio marito... pizzelle 'e cicenielle : frittelle di bianchetti.
Girando per internet ho visto che ci sono diversi modi di preparare questi fritti... solo con la farina o con il pecorino o chi, come ho fatto io, li cucina con un impasto lievitato così da ottenere delle vere e proprie pizzelle fritte.
Sono una gustosissima idea da proporre come antipasto al cenone di Natale...
da mangiare però caldissime...conoscete le 3 c napoletane?!
cumm' c**** coce....
Ho fatto una pastella con la farina, l'acqua, il lievito, l'uovo, il sale e il pepe.
Deve risultare semi liquida. L'ho fatta lievitare per un paio d'ore; a lievitazione ultimata ho aggiunto i bianchetti e li ho amalgamati con un cucchiaio alla pastella, delicatamente.
In un pentolino ho messo a scaldare abbondante olio di arachide e vi ho fritto un po' per volta le palline di bianchetti formate aiutandomi con due cucchiai.
Non spaventatevi se il composto vi sembra troppo liquido, l'impasto una volta nell'olio bollente formerà da solo la pallina.
Ho rigirato le frittelle con un cucchiaio di legno fin quando non si sono dorate in modo uniforme.
Le ho scolate prelevandole con una pinza di legno e le ho adagiate per qualche secondo a perdere l'unto in eccesso su carta assorbente da cucina.
nota: per chi ama il pesce crudo, i bianchetti sono ottimi anche in insalata!







Devo dire infinite grazie a degli amici che mi hanno onorata in questi giorni con i loro premi:
Matteo di verde lime, le nostre carissime gemelle silvia&manu di spizzichi&bocconi, le dolcissime
tittina di in cucina con me, farfallina di la farfalla di cioccolato , laura di dolci e salati e zagara di il profumo di zagara! spero di non aver dimenticato nessuno!
appena ho un attimo in più di tempo inserisco anche i nomi dei premi!
grazie di cuore a tutti! un abbraccio e buon WE!

giovedì 6 novembre 2008

Ravioli su crema di zucca e noci

Non prometto questa sia l'ultima ricetta con la zucca che vi propongo!
Vi ho già parlato delle zucche giganti che ho in cantina?!Credo proprio di si!
Una scorta per tutto l'inverno!

Domenica avevo in mente di preparare una pasta ripiena con la zucca... ma i ravioli ricotta e spinaci di mia mamma mi hanno suggerito un'altra idea... di usarla come condimento... ed ho preparato questa crema con la zucca cercando di darle un gusto più deciso con l'aggiunta delle noci!
Quindi una crema che somiglia ad un pesto, considerando la presenza di frutta secca...
e poi per chi lo gradisce (purtroppo io no), anche una bella grattata di parmigiano che so, per sentito dire, si accompagna egregiamente con la zucca!


Ingredienti:
per i ravioli ricotta e spinaci:
4 uova
400 g di semola di grano duro
sale
200 g di ricotta
500 g di spinaci
50 g di grana grattugiato
per la crema di zucca e noci:
400 g di polpa di zucca
2 scalogni
50 d di gherigli di noce
parmigiano reggiano q.b.
2 cucchiai di panna
olio e.v.o.

Procedimento per i ravioli:
In una terrina lavorare la ricotta setacciata con un cucchiaio di legno e amalgamarla con gli spinaci (lessati, strizzati e tritati), il grana, una presa di sale e la noce moscata.
Disporre la farina a fontana sulla spianatoia, sgusciare le uova e versarle al centro, salare, sbatterle con una forchetta e poi impastare fino ad ottenere un composto liscio ed omogeneo.
Stendere una sfoglia sottile e ricavarne tanti quadrati di 5/6 cm di lato, utilizzando l'apposita rotella dentata e disporre al centro di ciascuno un cucchiaino abbondante di ripieno.
Quindi piegare la pasta in due e premerla lungo i bordi perché si saldino.
per la crema di zucca e noci:
In una casseruola cuocere la zucca ridotta a dadini e gli scalogni tagliati sottilmente con due cucchiai di olio per 10/15 minuti; quindi aggiungere la panna, cuocere per altri due minuti e togliere dal fuoco.
Frullare la crema con i gherigli di noce ed il parmigiano.
Se dovesse risultare troppo densa allungare con un po' d'acqua di cottura dei ravioli.
Cuocere i ravioli in abbondante acqua bollente salata;
preparare i piatti con la crema di zucca, adagiarvi i ravioli e completare con una grattugiata di parmigiano e qualche gheriglio di noce intero.

Consiglio di servire la crema di zucca ben calda.


PS: ringrazio la carissima Mirtilla per avermi donato un premio dolcezza!
Non posso che girarlo a tutti voi che siete sempre tanto carini con me!






martedì 4 novembre 2008

Focaccia alle noci e vino novello...


E' in arrivo il vino novello...
bisogna aspettare ancora poco giorni, esattamente dal 6 novembre, per gustare la nuova produzione 2008!

E' solo da qualche anno che in Italia è dilagata la moda del novello. Ormai è un classico trascorrere le prime serate autunnali, davanti al camino, con gli amici a fare due chiacchiere tra una caldarrosta e un sorso di novello!

I primi, gli ideatori di questa diversa tecnica di produzione, sono stati i nostri cari cugini francesi! Perché contrariamente a quello che si potrebbe credere il Beaujolais nouveau non è il vino nuovo, ma un vino ottenuto attraverso un metodo diverso di vinificazione, la macerazione carbonica, che permette la maturazione in breve tempo tanto che deve essere imbottigliato entro la fine di dicembre e consumato entro pochi mesi.
Il vino che ne risulta ha un colore particolarmente vivo, con tonalità che ricordano il porpora, ed al gusto predomina la freschezza, sentori fruttati di lampone e fragola.

Dalle ultime stime sembra, però, che il vino novello dopo un decennio di grandi produzioni e numerosi estimatori sia in caduta verticale! Lo scemare della moda per alcuni intenditori è un bene dato che spesso in bottiglia è stato possibile ritrovare prodotti per lo più scadenti, ottenuti con vini di annate precedenti rimasti in cantina ed appositamente rifermentati.

Ma quello che più mi interessa ora è parlarvi di questa focaccia con le noci, pane tipico di questo periodo, normalmente preparata con il vino rosso e che io ho scelto di sostituire con un buon novello avuto in dono da un amico di famiglia.
E' ottimo con del formaggio considerata la presenza delle noci, ma l'impasto è così saporito che è buono anche da solo, magari accompagnato da un bicchiere di vino novello!

Per una riuscita ottimale di questa ricetta è fondamentale usare delle buone noci (magari italiane!) e un vino novello non scadente!

Ingredienti:

200 g di farina 0
200 g di farina speciale per pizze
70 g di gherigli di noce
70 g di vino rosso (nel mio caso novello)
30 g di grana grattugiato
30 g di olio e.v.o.
25 g di lievito di birra
olio e.v.o.
sale
Procedimento:

Raccogliere in una ciotola la farina 0 e il lievito di birra sbriciolato e impastarli con 110 g di acqua, ottenendo un panetto liscio e omogeneo. Coprire con con un canovaccio e lasciare lievitare per 4-6 ore. Una volta che il panetto è lievitato, impastarlo con la farina speciale e l'olio. Poi unire il vino, 2 0 3 cucchiai d'acqua, 7 g di sale e i gherigli di noce. Alla fine aggiungere il grana grattugiato e lavorare l'impasto fino ad ottenere un un impasto liscio e morbido. Raccoglierlo in una palla e lasciarlo lievitare per 30' circa coperto con un canovaccio umido. Stendere l'impasto sul piano di lavoro, leggermente infarinato, e allargarlo con le mani. Oleate generosamente una teglia rotonda (24 cm di diametro) porvi il disco di pasta e lasciatelo lievitare per circa 40' in luogo tiepido; deve raddoppiare di volume. Infine infornare a 190° per 30 ' circa, sfornando la focaccia quando avrà un colore marroncino chiaro. Spennale la superficie ancora calda con un'emulsione di 2 parti di olio e una d'acqua, donerà sapore senza ungere.

Lo spunto per questa ricetta è stato preso da "la cucina italiana".

sabato 1 novembre 2008

Crostatine con zucca e amaretti



Ebbene si ...la protagonista è ancora la zucca! Manca ancora un bel primo di pasta ed un buon risottino poi posso ritenermi soddisfatta per questa stagione!
Scherzi a parte...per una cena di questo WE é mia intenzione proporre agli ospiti un menù tutto a base di zucca...
i miei dubbi riguardavano solo il dessert... un dolce con la zucca non l'ho mai provato!
Dubbi che ho sciolto con la decisione di preparare delle crostatine di zucca... la monoporzione è molto più chic!
Solo zucca però non va bene bisogna trovare un giusto connubio con un sapore più deciso... ed e' noto ai più come gli amaretti vadano a nozze con questo ortaggio e quindi ho pensato di sbriciolarne qualcuno nella farcia di zucca per caratterizzare il gusto del ripieno!
Inoltre nella preparazione della pasta frolla, non ho usato lo zucchero a velo, come faccio di solito, ma dello zucchero di canna che ha conferito alla base un colore più scuro e autunnale!
Ah... il risultato?! Niente male!

Ingredienti:

300 g di pasta frolla
30 g di amaretti
170 g di polpa di zucca
1,5 dl di latte
20 g di burro
2 cucchiaini di miele
1 uovo
1 cucchiaio di zucchero di canna
1 cucchiaio di amaretto di Saronno
Procedimento:

tagliare la zucca a cubetti e farla cuocere per 20 minuti in una casseruola con il latte, il burro ed il miele.
Quando sarà abbastanza morbida, schiacciarla con una forchetta in modo da ottenere una purea; lasciare intiepidire, quindi incorporare l'uovo leggermente sbattuto, gli amaretti sbriciolati e il liquore.
Imburrare e infarinare degli stampini per crostatine e rivestirli con la pasta frolla; bucherellare la base con i rebbi di una forchetta e distribuirvi il composto di zucca.
Spolverizzare con lo zucchero di canna e cuocere in forno già caldo a 165° per 20 minuti, finché la superficie della torta non avrà assunto un colore marroncino.
Lasciare intiepidire e poi sfornare.


Partecipo anche con questa ricetta alla raccolta di soleluna "Passione zucca".

Buon fine settimana a tutti!




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