Qualche giorno fa, dal pescivendolo, ho avuto il mio primo incontro con la salicornia.
Curiosa come sono, subito ho cominciato a fare alla malcapitata signora, il terzo grado su cosa fossero quelle bellissime piantine verdi che facevano capolino tra le cassette del pesce.
Che cosa?
Da dove vengono?
Dove crescono?
Come si cucinano?
Che sapore hanno?
Da lei ho ottenuto ben poche risposte, il resto l'ho trovato googlando e soprattutto interrogando i miei amici facebookkiani: in particolare le blogger, quando si tratta di food, sono migliori di un'enciclopedia! :)
Ora, se dovessi descrivere a qualcuno, che non la conosce, che gusto abbia la salicornia direi che racchiude in sé il sapore di estate al mare: un gusto salino, salmastro, iodato...
Non potrebbe essere altrimenti poiché è una pianta che concentra nei suoi rami carnosi grande quantità di sale e ama crescere vicinissima al mare: sulle nude scogliere, lunghe le dune e anche sulle paludi salmastre o le barene delle lagune.
Conosciuta anche come asparago di mare, la salicornia è un erbetta ricca di vitamine B e C, di sali minerali e soprattutto di iodio.
Come cucinarla?! C'è chi preferisce mangiarla cruda per dare un po' di spinta ad una semplice insalata, chi la prepara insieme al pesce, come condimento per un piatto di pasta, chi la cucina alla stregua di un asparago e chi, come me, l'ha provata in tempura.
Ho fatto una pastella molto semplice con acqua effervescente ghiacciata, farina, farina di riso e sale. Poi ho scelto di aggiungere un cucchiaino di curcuma (come avevo visto qui dalla mia amica Marianna) per dare alla frittura un colore rossastro! Così, che dite, con tanta fantasia, non sembrano dei coralli?!
Io l'ho servita con una salsina di kefir, timo, semi di sesamo e pepe rosa!
TEMPURA DI SALICORNIA
Ingredienti
60 g di farina di riso
40 g di farina 00
200 ml di acqua effervescente, naturale ghiacciata
un pizzico di sale
1 cucchiaino di curcuma
abbondante olio extravergine di oliva (o di arachide) per friggere
Preparazione
Per la buona riuscita di questo tipo di frittura è fondamentale che l'acqua sia ghiacciata. Quindi io la metto in freezer un'oretta prima dell'utilizzo.
Mescola le due farine con il sale e la curcuma e poi unisci l'acqua.
Dopo aver lavato e staccato dalla salicornia i suoi germogli più teneri (sono quelli commestibili e meno sapidi) immergili nella pastella, anche più d'uno per volta.
Scalda abbondante olio, quando sarà giunto a temperatura (immergi uno stuzzicadenti se si ricopre di bollicine l'olio è pronto) friggi la salicornia, poca per volta. Quando sarà ben dorata scolala con un mestolo forato e disponi su carta paglia. Da servire subito!
Vista diverse volte sui blog, ma mai trovata nella vita reale :D e pensare che vivo al mare :)
RispondiComunque mi piace come l'hai preparata e l'aggiunta della curcuma ancor di più!
Un bacio grande :**
Forse lungo le nostre coste, non cresce... Comunque se ho capito qualcosa dei tuoi gusti, credo proprio potrebbe piacerti! un bacione a te :*
Cresce . L ' ho trovata ieri sugli scogli qui in sicilia . L' ho appena bollita e condita con olio e limone molto gustosa forse un po salata
Ho scoperto la salicornia una decina d'anni fa in un ristorante, dove accompagnava delle quenelles di salmone, e me ne sono innamorata. Non è così facile trovarla, però. La tua idea di farci delle frittelle la trovo molto originale.
RispondiGiulia
Appena l'ho visto, ho pensato seubito di farla in tempura...non so perché, ma mi ha ispirato così! Grazie, un bacio :)
io credo di non averla mai mangiata ma mi ispira molto!!! ;-)
Rispondisi Chiara! quei germoglietti sono davvero accattivanti :)
Ma quanto sei brava Laura!! I tuoi post sono sempre interessantissimi e le tue ricette molto invitanti!! Non conoscevo questa piantina di mare ma l'hai resa talmente affascinante che dovrò proprio provarla! Un abbraccio forte e a presto, Mary
RispondiMa quanto sei buona Mary! Grazie mille!! Un abbraccio a te :)